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MUSEO
Storia
Il Museo dell’Energia di Ripi nasce dal recupero di due manufatti dismessi, un mattatoio e un lavatoio, entrambi di proprietà comunale. Quest’ultimo è senza dubbio il più interessante e significativo, sia dal punto di vista storico sia architettonico.
L’edificazione non è certa ma dovrebbe collocarsi nella seconda metà del XIX secolo. Le prime documentazioni conservate nell’archivio comunale sono del 1894 e si riferiscono a lavori di manutenzione e ristrutturazione dell’intera struttura. Ma è solo con l’intervento di recupero ad hoc dei primi anni Duemila che prende vita il progetto di allestimento del Museo dell’Energia di Ripi, in una nuova cornice architettonicamente moderna, ma rispettosa dell’antico.
Aperto al pubblico il 3 giugno 2009, il Museo dell’Energia di Ripi è un laboratorio didattico, museo geologico e museo scientifico insieme, un luogo ideale per comprendere le tematiche ambientali legate alle fonti di Energia (al petrolio in Italia).
E’ a Ripi, infatti, che centocinquanta anni fa fu scoperto uno dei primi giacimenti petroliferi italiani. L’origine della miniera, come si legge dalla sua prima Concessione, denominata le “Petroglie”, è fatta risalire addirittura all’11 marzo 1868.
Tale rarità ha suggerito la realizzazione di un posto speciale che ha lo scopo di approfondire le fonti di energia sfruttate dall’uomo sin dall’antichità nella società mediterranea: l’energia eolica, dell’acqua o il petrolio, di cui restano preziose testimonianze, evidenti sul territorio ripano.
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