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LA MINIERA DI RIPI
150 anni della miniera
Con l’occasione della ricorrenza dei 150 anni dalla prima concessione della “Miniera di Ripi”, l’Amministrazione Comunale e il Museo dell’energia hanno intrapreso un percorso di studio e ricostruzione della memoria storica nell’ambito del progetto “Museo della memoria. Racconti di vita vissuta”. Attività culturali diversificate finalizzate a riportare in vita tracce disperse, isolate o non chiaramente documentate della storia della ricerca petrolifera nel nostro Paese e dell’industria petrolchimica in Valle Latina dal XIX secolo in poi. Grande l’attenzione destata dai maggiori esperti italiani in materia afferenti a vari Enti di ricerca e Istituzioni. Basti ricordare la collaborazione della “Direzione generale per la sicurezza anche ambientale delle attività minerarie ed energetiche – Ufficio nazionale minerario per gli idrocarburi e le georisorse” del MISE Ministero dello Sviluppo Economico.
Oggi, a distanza di un anno, continua l’attenzione delle Istituzioni; un Gruppo di Lavoro costituito da ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), Regione Lazio e Città Metropolitana di Roma Capitale, attraverso uno specifico Accordo di Collaborazione, sta identificando una serie di località definite “Siti della memoria geologica”.
Per questi luoghi si stanno recuperando informazioni e descrizioni storico-scientifiche che ne evidenzino gli aspetti geologici peculiari. Un vero e proprio censimento dei siti della memoria geologica della nostra regione che annovera, tra questi, l’antica “Miniera di Ripi”. Un interessante progetto del quale ci onoriamo di far parte che avrà come finalità quella di raccogliere documenti scientifici e storici e pubblicare una nota descrittiva in un numero monografico delle “Memorie Descrittive della Carta Geologica d’Italia”.
Con l’occasione si è costituito nei giorni scorsi nella sede della Biblioteca dell’ISPRA un gruppo di ricerca supportato dalla Sezione di storia delle Geoscienze della Società Geologica Italiana.
Fabiana Console e Marco Pantaloni, in rappresentanza dell’ISPRA, e ad un gruppo di esperti della geologia e storia del petrolio in Italia composto da Lorenzo Lipparini e Roberto Bencini, del Dipartimento di Scienze della Terra Università degli Studi di Roma “Sapienza”, Elio Bianchi, Geologo professionista esperto nel settore della ricerca degli idrocarburi e Francesco Gerali, Visiting Research Scholar – University of Oklahoma School of Library e naturalmente Federico Varazi, Direttore scientifico del Museo dell’energia di Ripi.
L’obiettivo del nascente gruppo di ricerca sarà quello di ricostruire attentamente le fasi principali della storia del giacimento petrolifero di Ripi dalla sua prima concessione, l’11 marzo del 1868, l’epopea autarchica del periodo fascista con oltre 40 pozzi attivi, tanto da portare nel 1942 il Duce Benito Mussolini a visitare la miniera, fino ai primi anni Cinquanta durante il periodo di concessione dell’Agip – Azienda Generale Italiana Petroli.
Le ricerche che si stanno avviando prevedono la restituzione di pubblicazioni scientifiche su riviste di settore, conferenze, escursioni sul territorio e una pubblicazione finale. Una versione di tipo divulgativo dell’opera geologica che a partire dai contributi di alto valore scientifico raccolti per l’occasione restituisca un documento “unico” e inedito sulla storia dei pozzi di Ripi. Storia della geologia italiana, della industria petrolchimica e della comunità ripana orgogliosa del proprio passato.
LA MINIERA DI RIPI
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